Biblioteca Scolastica

Giuliana Bertacchi

Una concreta testimonianza della vitalità culturale dell’Istituto “Vittorio Emanuele II” si ha nella ricchissima Biblioteca Scolastica.

La Biblioteca avviata alla fine dell’800 per iniziativa di Elia Zerbini (1839 – 1890), insegnante e studioso di letteratura, il quale  donò circa mille volumi della sua biblioteca personale, che costituiscono parte del Fondo Antico.

Oggi la Biblioteca conta quasi 22.000 volumi, diventando una delle più importati raccolte librarie della città. Il suo patrimonio librario è il prodotto di centocinquant’anni di politiche scolastiche, di scelte culturali nazionali e locali, di mode e fortune letterarie e al contempo è anche il risultato delle inclinazioni e dei valori pedagogico-culturali dei molti insegnanti che si sono succeduti nel corso del tempo.

Il 28 novembre 2015 la biblioteca è stata intitolata alla prof.ssa Giuliana Bertacchi, studiosa bergamasca che ha lavorato per molti anni all’Istituto bergamasco per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea (ISREC)

La decisione di intitolare la biblioteca alla ricercatrice bergamasca è giunta al termine di un percorso didattico che gli studenti del “Vittorio Emanuele II” hanno svolto partecipando all’edizione 2014/2015 del concorso “Sulle via della parità”, indetto dall’associazione Toponomastica femminile e rivolto alle scuole di ogni ordine e grado con la finalità di riscoprire e valorizzare il contributo offerto dalle donne nella costruzione della società.

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Il Fondo Antico della Biblioteca

Catalogo fondo antico

Il catalogo del fondo dei libri antichi è stato curato dal prof. Rodolfo Vittori nel 2003, come progetto di un Master per la formazione del docente documentarista.

Il lavoro ha permesso di catalogare 148 edizioni antiche (anteriori al 1831).

Dal punto di vista cronologico troviamo una cinquecentina (I discorsi dell’Ammirato), quattro seicentine, di cui una uscita dai torchi degli Elzevier di Amsterdam, quarantuno settecentine (sei delle quali straniere) e le restanti centodue invece sono stampate nei primi tre decenni dell’800.

Una tale ricchezza e varietà bibliografica trova continuità nella conservazione di centinaia di altre edizioni ottocentesche posteriori al 1831 e di molte altre opere di inizio Novecento.

Per ciò che riguarda il contenuto la prima sorpresa è data dal rinvenimento di una copia perfettamente integra ed in ottimo stato di conservazione della prima edizione italiana e seconda in assoluto dell’Encyclopédie di Diderot e D’Alembert, pubblicata a Lucca in francese in 28 volumi in folio (17 di testo e 11 di illustrazioni o “Planches”) tra il 1758 e il 1777. Questa edizione è probabilmente l’unica presente nelle biblioteche pubbliche di Bergamo in quanto la biblioteca civica “A. Mai” possiede soltanto la seconda edizione italiana (ma sempre in lingua francese) stampata a Livorno dal 1770 al 1778